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Inquinamento Marino

L'inquinamento idrico è un deterioramento legato agli ecosistemi che hanno come elemento principale l'acqua.

L'inquinamento idrico è causato da molteplici e specifici fattori: gli scarichi delle attività industriali e agricole e delle consuete attività umane che arrivano nei fiumi, nei laghi e nei mari.                          

Il tipo di inquinamento idrico può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e le conseguenze possono compromettere la salute della flora e della fauna coinvolta, fino agli uomini, nuocendo all'ecosistema e alle riserve idriche per uso alimentare. Ci sono due vie principali tramite le quali gli inquinanti raggiungono l'acqua, per via diretta e per via indiretta. L'inquinamento per via diretta avviene quando vengono riversate direttamente, nei corsi d'acqua, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. La via indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d'acqua tramite aria e suolo.

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Gli scarichi delle acque di zavorra delle navi (via diretta) possono avere un impatto negativo sull'ambiente marino.

Le navi da crociera, le grandi petroliere, e le navi cargo utilizzano una grande quantità di acqua di zavorra, che spesso è presa in una data regione costiera dove in precedenza hanno scaricato altre navi per poi essere scaricata in un altro porto, dove la stessa acqua scaricata sarà poi presa da un'altra nave, dando luogo ad un circolo vizioso. Gli scarichi di acqua di zavorra contengono in genere una grande varietà di materiali biologici, come le piante, gli animali, i virus e i batteri. Questi materiali trasportano anche specie non autoctone in luoghi dove altrimenti non si troverebbero, causando in tal modo un danno molto grave all'ecosistema acquatico.

Con una frequenza sempre maggiore alle navi si associano i disastri petroliferi.

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Sebbene siano meno frequenti dei danni causati dalle attività di estrazione che avvengono ogni giorno, possono avere effetti molto più devastanti. Inoltre, gli idrocarburi policiclici aromatici, contenuti nel petrolio greggio, risultano tossici per l'ambiente marino, senza considerare che le acque inquinate poi sono difficili da ripulire a causa dei sedimenti che vengono a formarsi.

Tra i rifiuti solidi prodotti da una nave sono inclusi vetricarte, cartoni, plastica e lattine di alluminio e metallo. I rifiuti solidi che entrano nell'oceano possono essere trasportati sulle coste e possono minacciare gli organismi marini ed umani, le comunità che vivono sui litorali, ed anche le industrie che usano l'acqua di mare. Le navi da crociera gestiscono questi rifiuti con trattamenti speciali, tra cui il riciclaggio. Tuttavia, il 75% viene incenerito a bordo, e la cenere generalmente viene dispersa in mare, sebbene in parte essa venga depositata a terra. I mammiferi marini, i pesci, le tartarughe di mare e finanche gli uccelli possono essere feriti o uccisi se incastrati in plastiche o altri rifiuti solidi rilasciati dalle navi.

Statistiche:

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