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Varie tipologie di navi Greche

Ai tempi della colonizzazione greche del mediterraneo occidentale (VIII-VII secolo a.C) le flotte erano costituite da due tipi di navi: quelle tonde e panciute che servivano per il trasporto delle mercanzie e quelle lunghe strette, più veloci e agili utilizzate per scopi bellici. L'evoluzione delle navi militari è più conosciuta rispetto alle navi mercantili, perchè gli studi si sono potuti basare soprattutto su documentazioni  letterarie e iconografiche. 

Navi Mercantili

Le navi mercantili avevano una lunghezza che si aggiravano intorno ai 15 metri.Spesso, dovendo affrontare viaggi rischiosi, erano dotate di un equipaggio relativamente numeroso in grado di navigare in caso di "bonaccia" (assenza di vento) e di combattere in caso di scontri con pirati. La forza di propulsione delle navi mercantili era la vela. Gli scafi avevano una specie di rostro per facilitare la navigazione. 

Navi da Guerra

L'evoluzione delle navi militari è scandita prima dalle biremi, derivante dalla pentecontera (con 25 rematori per banda); successivamente viene introdotta la trireme, tipica del IV secolo a.C. Trasformazioni più complesse delle triremi sono le quadriremi e le quinqueremi, costruite a Siracusa dai Greci.

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BIREMI:

Una bireme è un tipo di imbarcazione a vela e a remi, diffusa principalmente nell'età classica: si trattava di un'imbarcazione, prevalentemente destinata a usi militari, con la particolarità di avere una doppia fila di remi su ogni fiancata, da cui deriva il nome. La bireme era un'imbarcazione a scafo sottile e snello, dotata di un unico albero a vela singola e rettangolare; ogni fiancata aveva due file di remi (in totale 50, 25 per lato), manovrati da rematori che sedevano tutti sullo stesso ponte. La bireme del V secolo a.C. aveva una lunghezza di circa 24-25 metri e una larghezza poco superiore ai 3 metri. Invece nel IV secolo a.C. la bireme era lunga 20 metri e larga 2,5 metri. Quindi erano più piccole ma più robuste e agili.

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TRIREMI:

Le triremi misuravano circa 40 metri di lunghezza e 6 metri di larghezza.

La trireme utilizzava come propulsione, oltre alla vela, tre file di rematori disposti su due fiancate dello scafo.

Era un imbarcazione leggera dotata di un solo albero e di una vela rettangolare ( a volte triangolare). A bordo della trireme si trovava un equipaggio di circa 200 uomini di cui: 180 rematori; 10 fanti di marina; 4 arcieri; vari ufficiali di bordo; un comandante (triatarca); un pilota, che con la sua abilità nel manovrare il timone, poteva decidere le sorti della battaglia.Gli arcieri  avevano in dotazione arco e frecce. Mentre i fanti di marina, protetti da grandi scudi rotondi, elmi e corazze di bronzo erano provvisti di lance e giavellotti. I rematori erano invece erano disarmati e dovevano remare in sincronia. Al capovoga in piedi in posizione centrale spettava la scansione del ritmo, coadiuvato da due ufficiali a prua e a poppa e da un suonatore di aulos. La remata veniva accompagnata dal grido di voga, adattato al ritmo di remata. Per le navi Ateniesi sono attestate le forme caratteristiche di o opop o opop e ryppapai. La remata era composta da una fase propulsiva caratterizzata da un tempo di strappo netto e rapido, seguita da un tempo di recupero più lento.

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