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Le divinità marine

                       

 

Nella mitologia greco-latina il dominio degli dei si divideva nel mondo di sopra(terre emerse), mondo di sotto(oltretomba) e il mare. I particolare quest’ ultimo era abitato da:

Nettuno,(in latino Neptunus) era fratello di Zeus era il Dio del Mare, il protettore dei cavalli, colui che scatena i terremoti. La relazione tra il mare e i cavalli viene giustificata da alcuni studiosi i quali affermano che originariamente Nettuno doveva essere nato come Dio-cavallo e che solo successivamente sia stato associato al mare, quando i popoli greci cominciarono a dedicarsi più alla pesca e ai commerci marittimi che alla coltivazione delle terre. Tuttavia  solo dopo il 399 a.C., divenne  il dio del mare e dei terremoti, trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone. Secondo la mitologia abitava in fondo al mare e comandava i mostri marini e le tempeste. Viene spesso rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini, e con un tridente nella mano destra come simbolo di comando. 

  

Tritone è, nella mitologia greca e romana, il figlio di Nettuno il dio del mare e della sua sposa, la ninfa Anfitrite. Tritone aveva un corno di conchiglia il cui suono calmava le tempeste e annunciava l'arrivo del dio del mare. Molto anche noto per l'aiuto che diede a Giasone e agli Argonauti nel trovare la rotta da seguire. Tritone veniva raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce, tutta la pelle era verde. La sua origine è pregreca, probabilmente fenicia (probabilmente dal dio fenicio Dagon). Nell'iconografia con il nome di Tritone si designa un ampio numero di divinità marine minori che accompagnano Nettuno.

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Ci sono anche altre divinità legate al mare:

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Lara, era la ninfa dell’Almone, affluente del Tevere, che sgorga dai colli Albani. Per alcuni, era la figlia del dio fluviale Almone, secondo la mitologia Lara rifiutò di aiutare Giove che aveva chiesto alle divinità fluviali di aiutarlo a rapire la ninfa Giuturna per farle violenza. Lara non solo rifiutò ma mise in guardia Giuturna da Giove. Adirato, il Dio le strappò la lingua ed ordinò a Mercurio di condurla agli inferi, dove sarebbe stata la ninfa delle acque infernali. Nel tragitto viene messa incinta di due gemelli, i cosiddetti Lari(i protettori della famiglia). Per i romani era considerata come divinità della maledicenza e del silenzio eterno, ovvero della morte.

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Egeria, era una delle ninfe Camene divinità arcaica delle sorgenti. Secondo la leggenda ,fu amante e in seguito moglie del re Numa Pompilio. Quando il re morì, Egeria pianse così tanto da dare vita ad una fonte, che divenne il suo luogo sacro, e che la tradizione identifica con la sorgente esistente presso la Porta Capena. A Egeria venivano offerti sacrifici da parte delle donne incinte per il buon esito del parto. Era chiamata anche Camena e per questa ragione la valle in cui si trovava, la fonte di Egeria, era detta Valle Camenarum. I colloqui tra la ninfa ed il re si svolgevano nella grotta nel Bosco delle Camene.     

   

Per gli antichi Romani il mare aveva un ruolo importante, così come in tutto il mondo antico: infatti molte erano le storie della mitologia riguardo il mare e le sue divinità. Queste ultime sono innumerevoli e fanno parte di un unico albero genealogico:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Molte altre sono le figure mitologiche legate al mare nel mondo antico, eccone riportate alcune:

LE SIRENE

Nonostante siano creature semiumane, le Sirene non sono considerate mostri: al contrario sono esseri incantevoli dall’aspetto attraente, con una voce tanto melodiosa da sedurre i marinai, con esiti letali, o almeno secondo le rappresentazioni più recenti.

Nel corso dei secoli l'aspetto delle sirene ha subito non poche modifiche, ma per lo più sono descritte come ragazze di straordinaria bellezza, con una lunga coda di pesce al posto delle gambe e dotate di una voce melodiosa, che utilizzano per cantare e avvicinare i marinai.

Ma la domanda fondamentale è: perché il canto delle sirene è pericoloso? Cosa cantano? Le sirene a volte sono associate ad eventi pericolosi come tempeste e annegamenti, mentre in altre tradizioni popolari (o talvolta all'interno della stessa tradizione), sono creature gentili e benevole, che offrono doni o si innamorano di esseri umani.                             

 Nell’ Eneide si dice che le sirene promettano, a chi accoglierà il loro invito, il dono della conoscenza: il sapere dell’amore. Il loro canto è l’arma invincibile con cui attraggono gli uomini, una sorta di seduzione.

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NINFE (in greco nereidi)

Le nereidi sono figlie di Nereo e sono principalmente tre :

  • GALATEA: è presente in un mito che racconta del suo amore

per il giovane Aci. Polifemo, figlio ciclope di

Nettuno, è invidioso di Aci poiché sono entrambi

innamorati della ninfa. Il ciclope dopo aver fallito nel

tentativo di corteggiare Galatea, scopre la coppia di

amanti e adirato schiaccia con una mano il contendente.

Galatea per tenere in vita l’amato lo trasforma in una

divinità fluviale, da cui poi il fiume Aci in Sicilia.

  • TETI: è la più bella delle tre, ed è contesa da due

fratelli: Giove e Nettuno, ma il Titano Prometeo rivela ai

due che il figlio di Teti sarebbe stato più potente del

padre, chiunque egli fosse. Allora entrambi rifiutano la

mano della ninfa e la donna va in sposa a un re mortale:

Peleo, da cui poi avrà il figlio Achille.

  • ANFITRITE: era richiesta in sposa da Nettuno,

ma per scappare dal matrimonio si rifugia da Atlante,

ma viene scoperta da un delfino e riportata da Nettuno

da cui avrà tre figli tra cui Tritone.

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